MANTOVA - Due fratelli avevano da pochi mesi comprato un edificio fatiscente in centro storico con l’intenzione di ristrutturarlo nel tempo. Durante una delle visite all’edificio per decidere le modalità di ristrutturazione, si accorgevano che all’interno di alcune stanze c’erano materassi ed evidenti tracce di bivacco. Da quel momento erano terrorizzati ad entrare nell’edificio. Dopo alcuni giorni, i due fratelli decidevano di sporgere querela presso gli uffici del Gruppo Operativo della Polizia Locale per invasione di edificio.

Lo scorso 15 aprile, gli agenti di viale Fiume, accompagnati dai proprietari/vittime del reato ipotizzato, eseguivano una verifica presso l’edificio in questione ubicato nel centro storico. I sospetti erano fondati: le porte di accesso erano bloccate dall’interno. Gli agenti, mediante un piede di porco, riuscivano a scardinare la porta di accesso e al piano superiore trovavano 4 persone: un 17enne e tre maggiorenni, poco più che 20enni.

Accompagnati presso gli Uffici del Comando di Viale Fiume, tutti erano sprovvisti di un valido documento e pertanto venivano accompagnati in Questura per essere sottoposti a fotosegnalamento. Le quattro persone venivano denunciate a piede libero per invasione di edifici (art. 633 del c.p.). Il minorenne veniva accompagnato in una casa di accoglienza per minori. Gli accessi dello stabile venivano chiusi e finalmente i proprietari dell’edificio potevano riappropriarsi del loro bene. Naturalmente, le quattro persone denunciate sono da considerarsi innocenti fino a conclusione del giudizio.