MANTOVA - Il Comune, in collaborazione con il Corpo Forestale dei Carabinieri e due scuole dell’infanzia cittadine, hanno messo a dimora due piante autoctone giardini pubblici della città. L’iniziativa si è tenuta questa mattina in occasione della Giornata dell’Albero.

La prima tappa è stata in piazza Virgiliana con le bambine e i bambini della scuola Strozzi, la seconda in piazza dei Mille con i piccoli della materna Vittorino Da Feltre.

In entrambi gli eventi, oltre alle maestre, erano presenti alcune autorità locali, tra cui il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Serena Pedrazzoli, il dirigente dei servizi educativi Massimo Mazzoli, la funzionaria dei lavori pubblici Marcella Ghidoni e il Brigadiere Capo Antonia Mafrica del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova. Presenti anche due giardinieri di Mantova Ambiente, del Gruppo Tea, che hanno provveduto alla fornitura e alla posa delle due piante, agli scavi e alla messa a dimora. Anche i piccoli hanno assistito in modo molto interessato alle operazioni di piantumazione. Sia in piazza Virgiliana che in piazza dei Mille è stato piantato un acero riccio. E’ una pianta che può raggiungere 20 metri di altezza, le foglie sono verdi chiaro, ma in autunno il fogliame diventa di colore rosso vivo.

“Mantova sta dedicando grande importanza agli alberi – ha commentato Palazzi -. In otto anni in città sono passati da 14.600 a 30mila, quindi sono più che raddoppiati. Una città con più alberi è più bella e più verde”.

“In questa edizione sono state coinvolte le materne – ha spiegato Pedrazzoli– e gli alberi sono stati piantati in due giardini vicini alle rispettive scuole coinvolte, in modo che i bambini possano in futuro andare a rivedere la crescita dell’arbusto e proseguire nel cammino della formazione sul rispetto dell’ambiente e della vegetazione. Si tratta di un’iniziativa che ha una valenza educativa di grande rilievo”.

I bambini del “Da Feltre” hanno deciso di adottare l’acero di piazza dei Mille e di chiamarlo Vittorino, con il nome della scuola. “Verremo qui spesso a vedere come cresce – hanno detto le maestre – e organizzeremo una merenda proprio qui vicino all’albero la prossima primavera”.