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DOMENICA AL VERDI DI BUSCOLDO IL SIGNOR BRUSCHINO DI ROSSINI

Redazione 07-12-2022 21:50:03 10

Domenica 11 dicembre alle 17 al Teatro Verdi di Buscoldo andrà in scena "Il signor Bruschino, ossia il figlio per assurdo", farsa gioiosa per musica di Gioacchino Rossini. L'evento è a cura dell'Accademia Internazionale di Canto Lirico Città di Curtatone. L'orchestra del Teatro Verdi sarà diretta dal maestro Daniele Anselmi che è direttore artistico del teatro. 

Nella sinfonia ci sarà l'archetto che verrà battuto sulle corde e sul leggio. Sul palco il basso Matteo Peirone e il soprano Linda Campanella, entrambi partiti nella carriera di cantanti lirici proprio dal Verdi di Buscoldo.  

Il libretto, denominato farsa giocosa in un atto, è di Giuseppe Maria Foppa, che aveva già scritto per Rossini L'inganno felice e La scala di seta ed è tratto dalla commedia Le fils par hasard, ou Ruse et folie (1809) di Alissan de Chazet e Maurice Ourry. L'opera appartiene al gruppo di cinque farse che Rossini scrisse per il Teatro San Moisè di Venezia (le altre, oltre alle due citate sopra sono La cambiale di matrimonio e L'occasione fa il ladro).

Il signor Bruschino andò in scena il 27 gennaio 1813 facendo fiasco, e venne subito sostituita dal Ser Marcantonio di Stefano Pavesi. L'opera venne rappresentata nel XIX secolo solo una volta in Italia, il 2 giugno 1844 nel Teatro della Canobbiana di Milano ed il 28 dicembre 1857 al Théâtre des Bouffes-Parisiens di Parigi come Monsieur Brusquino, diretta da Jacques Offenbach, a cui seguirono sporadici allestimenti nel XX secolo. Nel 1932 avviene la prima negli Stati Uniti al Metropolitan Opera House di New York, diretta da Tullio Serafin con Ezio Pinza e Giuseppe De Luca (baritono); nel 1937 al teatro Comunale di Firenze, diretta da Antonio Guarnieri con Saturno Meletti, Vincenzo Bettoni e De Luca; nel 1938 al teatro La Fenice di Venezia, diretta da Nino Sanzogno con Enrico Molinari, nel 1942 al teatro dell'Opera di Roma, diretta da Serafin con Francesco Albanese; nel 1955 al teatro Carignano di Torino con Renato Capecchi; nel 1957 alla Piccola Scala di Milano, diretta da Gianandrea Gavazzeni con Mariella Adani e Paolo Montarsolo; nel 1969 ad Edimburgo, nella trasferta del Comunale di Firenze, diretta da Aldo Ceccato con Claudio Desderi e Capecchi; nel 1970 al teatro Nuovo di Torino con Desderi, Capecchi ed Enrico Campi; nel 1985 al Rossini Opera Festival, diretta da Gianluigi Gelmetti con Alessandro Corbelli, Daniela Dessì, Desderi e Bruno Praticò; nel 1992 allo Sferisterio di Macerata, con Albert Dohmen e Bruno Lazzaretti. La sinfonia dell'opera, invece, viene eseguita di frequente ed è nota per l'effetto richiesto da Rossini ai secondi violini di battere con l'archetto ritmicamente sul leggio.