la nuova mantova

Quotidiano online

Cronaca

PASS PER IL CENTRO STORICO. FALSE DICHIARAZIONI. INDAGATO 35ENNE.

Redazione 03-07-2025 17:10:28

MANTOVA - La Polizia Locale, lo scorso mese di aprile, ha effettuato numerosi controlli documentali, in collaborazione con la Soc. Aster, sui veicoli che accedevano nell’area del centro storico delimitata dai dissuasori mobili, al fine di verificarne i vari titoli che ne legittimassero l’accesso. Agli agenti del Gruppo Operativo è balzato subito all’occhio la richiesta di un 35enne in possesso di pass disabili, già noto agli agenti, che chiedeva di essere autorizzato in quanto dipendente di un esercizio pubblico del centro storico, allegando documentazione rilasciata dal titolare di tale esercizio.

Da qui gli approfondimenti per accertare la genuinità delle dichiarazioni rese e della documentazione prodotta. I dubbi erano fondati; infatti, alla richiesta di autorizzazione, il 35enne aveva allegato una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, a firma del titolare del pubblico esercizio del centro storico, il quale dichiarava, su carta intestata, che il disabile era un proprio dipendente e richiedeva l’autorizzazione al transito per raggiungere il luogo di lavoro in centro storico.

A questo punto gli agenti invitavano presso gli uffici del Comando di Viale Fiume il titolare del predetto esercizio per sentirlo in merito alla dichiarazione rilasciata al presunto dipendente. L’esercente, sorpreso per la convocazione, dichiarava agli agenti di non avere mai assunto il 35enne, né di averlo mai conosciuto.

L’autore del reato, pertanto, veniva anch’egli convocato presso gli Uffici di Viale Fiume per la redazione degli atti di rito e veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Mantova per i reati di cui agli artt. 483 e 494 del Codice Penale, in quanto aveva attestando falsamente di essere un dipendente del pubblico esercizio, con lo scopo di ottenere l’autorizzazione al transito nelle ZTL da parte della pubblica amministrazione, sostituiva illegittimamente la sua identità, per procurare a sé un vantaggio. L’indagato, tuttavia, è da ritenersi innocente fino alla conclusione del giudizio.