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LA SQUADRA MOBILE SALVA UNA DONNA PICCHIATA DAL SUO EX

Redazione 30-07-2024 15:37:53

MANTOVA - Nella notte la Squadra Volante ha proceduto all’arresto di un cittadino italiano per atti persecutori e lesioni personali aggravate dai futili motivi contro una persona a lui legata da relazione affettiva poi cessata.

Alle prime luci dell’alba, dopo aver avuto una segnalazione per lite, durante un’attività di controllo del territorio, i poliziotti della Questura di Mantova notavano sul ponte di San Giorgio una donna visibilmente scossa e con il volto tumefatto che, portandosi al centro della carreggiata, attirava la loro attenzione. Una volta fermati per prestare soccorso, la stessa riferiva di essere stata nuovamente picchiata dall’ex compagno che si trovava a pochi metri da lei. Gli agenti notavano infatti un uomo poco più indietro il quale, con la maglietta ancora sporca di sangue, tentava da lontano di convincerla a non raccontare nulla di quanto accaduto.

Immediatamente la Volante procedeva a bloccarlo e mentre la donna veniva trasportata in ospedale, lo stesso veniva accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso.

Una volta raggiunta presso il locale nosocomio la donna raccontava un quadro di vessazioni e violenze subite dallo scorso marzo che l’avevano portata ad interrompere la relazione con l’odierno indagato. Tuttavia da quel momento l’ex compagno aveva iniziato a seguirla e a portarsi ossessivamente negli stessi posti da lei abitualmente frequentati. La donna raccontava di due episodi da lei denunciati in cui a seguito di alcune liti la stessa veniva aggredita e violentemente picchiata sino a riportare lesioni con prognosi di 30 giorni. Ancora, dichiarava che nella serata precedente si trovavano alla stessa festa fin quando, in preda ad immotivata gelosia, l’uomo iniziava nuovamente a percuoterla con schiaffi al viso e calci alle gambe che le provocavano contusioni alla gamba e un trauma facciale con frattura delle ossa nasali.

Per questi motivi l’uomo veniva posto in stato di arresto e veniva condotto presso la casa circondariale di Mantova in attesa dell’udienza di convalida.

Si precisa che il procedimento è ancora in corso e che l’arrestato è da ritenersi innocente sino a che non intervenga una sentenza definitiva di condanna.