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Al Caffè Letterario arriva Daniele Rosselli

Redazione 21-02-2020 06:44:27 1

Mercoledì 26 febbraio alle 18 all'Hemingway Cafè il Caffè Letterario ospita Daniele Rosselli, autore del libro "Perseguitato. Le indagini di Michele (Dominus Romanus) edito da Rossellidigimigliano.it. Dialogherà con lo scrittore Sergio Trapasso.  Romanzo di genere storico-investigativo con un pizzico di fantasy. Il testo racconta vicende realmente accadute inserendole in un contesto di pura fantasia.La narrazione si dipana, scavallando varie epoche storiche. Tre trame si intrecciano tra di loro in un costante flashback temporale passando di capitolo in capitolo dalla narrazione nel III secolo, nel XVI e infine a quella del XXI. Dall'indagine di un investigatore privato dei giorni nostri, Michele Rosselli, il lettore conoscerà i racconti, le storie, i miti e le leggende della stirpe famigliare diffusa in tutta Italia e in Europa e l’origine di questa legata alla tribù di Giuda e al nucleo approdato in Francia con Maria Maddalena e i suoi discendenti. Da questa si origina la Rosalinea, partendo dal Rossiglione.
Fa da sfondo a questa vicenda, la vera storia delle persecuzioni subite da un filosofo rinascimentale, calabrese di nascita, Tiberio Rosselli, ingiustamente accusato di eresia e per questo fuggitivo in Italia da Nord a Sud. Muore in circostanze misteriose in Africa per mano di un servo.
Il romanzo consta di circa 485 pagine (e un’appendice di circa 50 ) suddivise in 33 capitoli numerati (con la data e il luogo della narrazione dei fatti). I capitoli a loro volta sono organizzati in sotto capitoli titolati. 279 d.C. Gemellius, signore di Grisellum e dei territori circostanti, muore. In suo onore il territorio su cui ha esteso il controllo e dominio negli anni, viene ribattezzato Gemellianum, in seguito Gimigliano. Un gruppo di persone spietate e senza scrupoli, costituitisi sotto il nome di Setta Gemella, venuto a conoscenza per puro caso delle ricchezze sepolte nella camera tombale di Gemellius, tenta di recuperarle in maniera graduale e a tramandarne in seguito il segreto ai discendenti. Caio Tiberio Rosselli, (Russillianus alla latina) amico, confidente e braccio destro del Dominus Romanus, quando questi era in vita, diventa suo malgrado, di quel luogo, il custode. Questi appartiene alla nobile stirpe della tribù di Davide e deposita con gli averi di Gemellius nella camera sotterranea una pergamena con la prova della sua discendenza sacra per timore che quel documento cada in mani sbagliate. Rossel, Rosel, Roesel da cui Roes-El, in ebraico la Rosa di Dio. Del ramo che dal Rossiglione si espande nel vecchio continente seguendo la Rosalinea, in Francia nel contado del Rossiglione con il mitico Gerardo Rosel, in Inghilterra con i Russell e in Spagna con i Rossellò, Caio Tiberio appartiene al gruppo che si muove in Italia, espandendosi in ogni luogo della penisola e in ultimo a Roma, seguendo da vicino lo sviluppo della nuova religione. Caio Tiberio promette al Dominus in punto di morte che proteggerà la camera votiva a costo della sua stessa vita. Cerca così di opporsi con tutte le forze agli uomini della Setta Gemella fino a quando non è ucciso in un agguato da questi. Il figlio, Marco Annibale prende il suo posto a difesa dell’eredità del Dominus Romanus.
1509. Tiberio Rosselli, giovane studente di Gimigliano, seguendo le sue premonizioni di veggente ma anche in maniera del tutto fortuita, viene casualmente a conoscenza di un insediamento romano e di una camera votiva nel sottosuolo. Il ragazzo sta cercando erbe medicamentose e funghi allucinogeni nel bosco, necessari per le sue attività di alchimista e mago. Si imbatte in un cunicolo lasciato incautamente incustodito che conduce in una camera sotterranea, all’interno della quale, si cela un tesoro di grande valore e una pergamena riguardante la discendenza della sua casata. Per questa ragione la Setta gemella comincia una persecuzione spietata ai danni del giovane. Inizia con l’infangare il suo buon nome di studioso e filosofo. Gerolamo Armellini, inquisitore lombardo, al soldo della Setta, lancia contro il filosofo gimiglianese una pesante accusa di eresia e cerca in tutti i modi di portarlo sul rogo. Tiberio è quindi costretto a fuggire per tutta Italia, rifugiandosi presso amici, parenti e nelle corti dei signori che conoscono lui e la sua influente famiglia. Dai Medici di Firenze, gli Estensi di Ferrara, i Fontanellato di Mirandola, riceve gli appoggi necessari. Da alle stampe a Parma in clandestinità la sua opera, l’Apologeticus adversos cucullatos, un Je accùse veemente e sprezzante alla casta dei monaci che lo perseguita. I testi sono sequestrati e bruciati. Due copie del testo però sono fatte salve. Ancora oggi sono consultabili a Bologna e a Parigi. Tiberio è consapevole di non essere al sicuro in alcun posto. I suoi veri nemici, gli uomini della Setta Gemella, tramano contro di lui. Rientrato a Gimigliano per l’ultima volta, qui ha tempo di lasciare al notaio di famiglia un messaggio per suo nipote, Annibale, mettendolo in guardia dagli uomini della setta. Da lì Tiberio ripara in Sicilia. Qui ha modo di coronare il sogno di insegnare all’università di Palermo e allo stesso tempo pubblicare la sua seconda opera, Universalia porphiriana. Purtroppo per lui, ancora non al sicuro, sbarca, fuggitivo, in Africa. Ancora una volta però è raggiunto dai nemici. Sotto le mentite spoglie di servitori fedeli si celano in realtà uomini della Setta Gemella. Questi lo uccidono, concludendo così la caccia all’uomo che si era protratta per anni in tutta l’Italia.
2015. Cinquecento anni dopo la vicenda di Tiberio, un altro Rosselli, Michele, un investigatore privato, si trova improvvisamente invischiato in un’indagine privata molto complessa e pericolosa. Viene coinvolto, suo malgrado, nella stessa caccia all’uomo e senza alcuna esclusione di colpi, come quella che portò alla tragica fine del suo antenato. Di questo personaggio non sa nulla. Ha modo di conoscerlo dall’incontro con il suo spirito tra i vicoli bui e silenziosi di Gimigliano in una notte di plenilunio. Michele ha una lunga esperienza maturata sul campo prima impiegato per molti anni nelle forze speciali di polizia con le quali ha partecipato in prima linea ad operazioni delicate in eventi anche drammatici della cronaca italiana.
In ultimo il G8 di Genova. Si congeda dal corpo di polizia dopo l’esperienza traumatica vissuta nella maledetta notte della scuola Diaz. Per anni quell’episodio gli ha provocato traumi psicologici da cui a fatica ne è uscito fuori. Ristabilito il suo equilibrio mentale e psichico dopo quella vicenda, inizia una nuova attività come detective privato impegnato in casi di cronaca spinosi. È sicuro che il suo addestramento, la sua esperienza, la sua dedizione e il suo coraggio lo abbiano reso pronto ad affrontare qualsiasi evento o caso anche tra i più spinosi e pericolosi che gli possano capitare.
Ma quando in una notte fredda e piovosa, lo spirito di un uomo incappucciato e di un cane al suo fianco, gli si parano davanti in una stradina del placido e piccolo borgo di Gimigliano, e questo lo avverte che un pericolo imminente incombe su di lui e su tutta la sua famiglia, le certezze e la sicurezza del detective di comprovata esperienza e ardimento crollano improvvisamente.
Da questa spietata caccia all’uomo dovrà cercare di sfuggire per non cadere vittima della Setta Gemella e allo stesso tempo comprendere le storie e le leggende che circondano con un pesante alone di mistero il passato dei Rosselli.

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